venerdì 15 dicembre 2017

La legge di causa ed effetto




           LA LEGGE DI CAUSA ED EFFETTO

      Quando l'uomo agisce, mette automaticamente in moto certe energie, che producono altrettanto automaticamente determinati risultati. Originariamente, il concetto di rapporto fra causa ed effetto era alla base del significato del termine "karma".
Soltanto in seguito la parola "karma" ha assunto il significato di retribuzione per una trasgressione commessa.
Il Karma-yoga, uno dei numerosi yoga esistenti in India, altro non è che una disciplina intesa a insegnare all'individuo a gestire il proprio sviluppo mediante l'azione disinteressata, grazie alla quale l'uomo si rende libero. Nel momento in cui introduce nella propria attività la cupidigia, l'astuzia e i calcoli loschi, l'uomo si crea dei debiti da pagare, ed in quel caso la parola "karma" assume il senso che generalmente le si dà: di punizione per gli errori del passato.
In realtà, si può affermare che il "karma" (nel secondo significato del termine) si manifesta ogni volta che un'azione non viene eseguita alla perfezione, il che accade nella maggior parte dei casi.
Mediante una serie di tentativi, l'uomo si addestra fino a raggiungere la perfezione; finché i suoi tentativi sono insoddisfacenti, deve correggersi e riparare i propri errori, ed è ovvio che per tale motivo debba soffrire.
[....]Il dharma è la conseguenza di un'attività ordinata, armoniosa e benefica, e chi è capace di agire in questo modo, sfugge alla legge della fatalità ponendosi sotto la legge della Provvidenza.
Non far nulla per evitare fastidi e sofferenze non è certamente la soluzione migliore: si deve essere attivi, dinamici e pieni di iniziative, dando tuttavia alla propria attività soltanto moventi che non si richiamino né all'egoismo, né all'interesse personale.
Questo è l'unico mezzo per sfuggire a conseguenze disastrose.
Sfuggire alle conseguenze è impossibile: ci saranno sempre delle cause e degli effetti, qualunque sia la vostra attività, ma se riuscirete ad agire semplicemente in modo disinteressato, non avrete più conseguenze dolorose, bensì la gioia, la felicità e la liberazione.[....] Sta scritto nell'Apocalisse: "Sii freddo o caldo.
Se sei tiepido, ti vomiterò dalla mia bocca." Perché certi preferiscono rimanere tiepidi? Non c'è posto per i tiepidi.
Non si deve aver paura di sbagliare. Se, quando si studia una lingua
straniera, non si osa pronunciare una parola per paura di rendersi ridicoli, non si sarà mai in grado di conversare.
Bisogna accettare di rendersi ridicoli e avere il coraggio di fare degli errori, ma imparare a parlare.
Ebbene, col karma si verifica la stessa cosa: non si deve rimanere paralizzati per paura di commettere errori.
Mano a mano che ci si allenerà a dare alle proprie azioni uno scopo divino, non si provocherà più il karma ma il dharma, e si riceveranno le grazie e le benedizioni del Cielo.

(Omraam M. Aivanhov, L'uomo alla conquista del suo destino.)




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