venerdì 15 dicembre 2017

Leggi della natura e leggi morali-1



        LEGGI DELLA NATURA E LEGGI MORALI-1

[....] Esistono delle leggi fisiche che regolano il nostro organismo e tutta la natura. Forse gli uomini non le rispettano ma, almeno, ne ammettono l'esistenza; per quanto riguarda le leggi morali invece ciò non avviene. Al giorno d'oggi, rari sono coloro che accettano di riconoscerle e se, anche in misura minima, credono ancora a certi valori, la maggioranza degli scrittori, dei filosofi, degli artisti e degli scienziati enunciano teorie, scrivono libri e pubblicano opere che mirano soltanto a cancellare anche quella piccola dose di fiducia ancora rimasta. Proprio alle leggi morali voglio arrivare poiché, senza conoscerle, al sapere umano manca qualcosa, qualcosa di essenziale. [....]
Per la Scienza iniziatica esistono tre mondi: il mondo divino, che è il mondo delle idee; il mondo psichico, cioè quello dei pensieri e dei sentimenti o più precisamente della morale; infine il mondo fisico, che è quello delle forme e della concretizzazione.
Il mondo materiale è collegato al mondo morale, che a sua volta è collegato al mondo delle idee situato molto più in alto.
Gli uomini non notano certe relazioni perché non hanno ancora né studiato, né osservato le cose, e finché tale lacuna non sarà colmata, ne deriveranno per loro conseguenze disastrose.
Pur ignorando le leggi morali, quando le trasgrediscono col proprio comportamento, si sarà costretti a sopportarne le conseguenze che si manifesteranno in forma più o meno grave.
Così ci si renderà conto che anche il campo morale ha le sue leggi, sebbene molto più sottili delle leggi fisiche; infatti le leggi morali non sono iscritte soltanto nell'organismo, ma anche nell'anima e nello spirito dell'uomo. Colui che non le rispetta, si sentirà rimproverare di essere un egoista, un egocentrico, e ben presto si vedrà privato di ogni appoggio, perfino delle amicizie.
Comunque, per qualunque trasgressione commessa dovrà pagare.
Come? Nei più svariati modi: con rimorsi, sensi di colpa, sofferenze, rimpianti, delusioni, amarezze, e forse anche col denaro. Casi del genere si possono osservare dovunque.
Tutto è unito, tutto è collegato; il mondo morale è retto da leggi immutabili e irriducibili che è necessario conoscere. Quelle leggi vengono trascurate perché non si trovano scritte da nessuna parte, perciò si crede che ci si possa permettere qualunque cosa.
[....] Per diventare molto ricchi, non si devono trasgredire mai le leggi della natura, né le leggi morali e nemmeno le leggi degli uomini. Benché le leggi create dagli uomini non abbiano la stessa ragion d'essere delle leggi della natura, finché viviamo in una società dove le leggi sono molto potenti, è preferibile sottomettervisi (come, per esempio, rispettare il codice stradale, ecc...). Se riuscite a trasgredirle senza che nessuno se ne accorga, la natura non ve ne serberà rancore, perché non è affar suo; ma se trasgredite una legge della natura, pur continuando la società a rispettarvi e a inchinarsi dinnanzi a voi, vi ammalerete: proprio così, la natura vi metterà a letto! Sarà essa a punirvi e in nessun caso potrete sfuggirle. Potrete nascondervi dove volete, ma la legge vi scoverà, poiché dentro di voi tutto è registrato.
[...] Cercate dunque, cominciando da oggi stesso, di non trasgredire più né le leggi umane, né le leggi della natura né, tanto meno, le leggi morali che sono di gran lunga superiori a quelle della natura.
in realtà le leggi morali fanno parte della natura, in quanto la natura ha diversi livelli. Prima di tutto c'è una natura puramente fisica, poi una natura più sottile alla quale appartengono i pensieri e i sentimenti; infine, al di là di queste due nature, regna il mondo divino. Anche la natura deve obbedire; come noi dobbiamo obbedire alle sue leggi, così la natura deve obbedire alle leggi dello spirito, poiché è lo spirito che comanda la natura. Quando l'uomo riesce ad andare oltre le due nature (la natura puramente fisica e la natura più sottile dei pensieri e dei sentimenti) trovandosi al di sopra delle loro leggi, raggiunge una tale purezza, una tale luminosità, una tale potenza e una così perfetta armonia con lo spirito da ottenere che, a quel punto, la natura obbedirà a lui, per cui, qualunque cosa farà, non trasgredirà più nulla.
Questo è l'unico caso in cui l'uomo può permettersi tutto senza incorrere mai in nessuna trasgressione. Solo gli esseri eccezionali, gli esseri predestinati riescono ad elevarsi al di sopra delle leggi della natura e delle leggi morali. Quegli esseri sono esistiti, esistono ed esisteranno sempre, ma sono molto rari. Possono permettersi qualunque cosa senza mai commettere un peccato.
[...] Per aiutarvi a capire aggiungerò tuttavia qualche parola.
Quando un uomo è molto puro, molto luminoso, qualunque cosa faccia, sarà sempre per il bene, mentre quando un uomo è cupo e tenebroso, quando è sprofondato nei mondi infernali, pur volendo fare del bene, provocherà solo danni, esattamente come quando qualcuno vuol togliere una macchiolina dal viso di un altro con le mani sporche di grasso: non farebbe che imbrattarlo ancora di più.
Nel desiderio di purificare, un uomo simile non può che sporcare.
Pur volendo semplificare, non può che complicare. Perché?
Perché tutto ciò che emana è talmente caotico e tenebroso che, qualunque cosa faccia, è la distruzione. Quando invece un essere è pura luce, puro amore e pura intelligenza, anche se colpisce, anziché uccidere salverà, perché tutto ciò che è in lui, tutto ciò che emana è di natura divina. Per giungere fino alla sefira Kether si deve essere predestinati dai Ventiquattro Vegliardi, si deve essere predestinati da molto tempo...Ad ogni modo, finché il discepolo è sul sentiero, deve comprendere che ci sono delle leggi da rispettare.

(Omraam M. Aivanhov, L'uomo alla conquista del suo destino.)







Nessun commento:

Posta un commento

La via del cuore, dell’amore: il Sufismo Di seguito, un bel contributo dell’amico  Maurizio Luzi , grande studioso di religioni comp...