martedì 12 settembre 2017

La Dottrina

           LA DOTTRINA

 La nostra mente ordina i dati che provengono dall'esterno con lo spazio ed il tempo, nel Pleroma il tempo non c'è, tutto avviene adesso e lo Gnostico può invertire il movimento e risalire il Pleroma. Nell'Induismo e successivamente nel Buddhismo questa azione viene chiamata Illuminazione.
Per la Dottrina Gnostica la maggioranza degli esseri umani è costituita dagli Ilici, che nascono si riproducono e muoiono, inconsapevoli e vittime delle passioni. 
Poi vi sono gli Psichici, una minoranza che è capace di ragionare e di conoscere la Verità in teoria, infine ci sono gli Gnostici o Pneumatici, capace di giungere alla Verità di fatto.
La caduta di Sophia crea l'Universo che è coordinato da Spazio e Tempo; lo Spazio si espande e nascono le stelle e le galassie e Sophia rimane imprigionata in questa creazione e fa si che in un punto dell'Universo sorga la vita, perché vuole liberarsi dalla materia.
Le forme di vita si evolvono e hanno sempre maggiore autocoscienza e lo Gnostico deve trovare la Sapienza per poi risalire al Pleroma; lo Gnostico deve prima risalire le sette sfere e sconfiggere i terribili Arconti che le presiedono, poi si deve identificare con gli Eoni, risalendo i Cieli uno alla volta, per poi ricongiungersi con l'Uno.
Il più alto dei gradi della Gnosi è il ricongiungimento con l'Uno: l'Uomo diventa Consapevole che il mondo materiale è una illusione e del concetto dell'Io individuale, e riconosce l'inesistenza della differenza tra Soggetto ed Oggetto e si identifica con l'unico vero Testimone.
La Gnosi si fonda quindi sul sentimento che risveglia l'interiorità umana, ed aiuta l'uomo ha separarsi dal suo corpo materiale, per trovare la propria essenza spirituale.





Fonte:"Gnosticismo" di Giuseppe Merlino



venerdì 8 settembre 2017

Origine del Tarocco-1

Tarocchi Universali MarsigliesiVoto medio su 1 recensioni: Da non perdere

          
           


        I Tarocchi, con i loro enigmatici Arcani Maggiori(Trionfi) sono la rappresentazione più affascinante del gioco col destino.
Alcuni autori fanno risalire la loro origine a 35 secoli a.C., altri a 16 secoli d.C., ma tra una data e l'altra tutte le opinioni sono accettabili.
Il luogo di origine, viene situato in Cina, Grecia, Egitto, Italia ed addirittura nella misteriosa Atlantide.
In Italia i Tarocchi arrivano a Ferrara verso la fine del 1300, con gli Estensi che verso il 1400 ed il 1500 portano la città ad essere un dei massimi centri europei del Rinascimento.
Proprio gli Estensi, imparentati con gli Sforza ed i Visconti di Milano, oltre che con gli Asburgo e gli Orléans, amano oltre all'arte i giochi, e di conseguenza, sia la corte, sia la città sono piene di maghi, indovini ed astrologi, tanto che anche il Papa si vede costretto ad inviare un messo per accertare gli eventi.
I Tarocchi di Ferrara e di Milano inizialmente sono solo dei semplici giochi di carte, con delle regole molto simili a quelle della briscola e del tresette.
Invece i valori nel Tarocco con il tempo hanno assunto una vera e propria sequenza che varia da regione a regione, tra cui, il Tarocco del Mantegna, le Minchiate a Firenze, il Tarocco lombardo o veneziano, i Tarocchi dei Visconti ed il Tarocchino a Bologna.
Nel 1442 nel Registro dei Mandati del ducato estense è documentato l'acquisto di carte da trionphi per i cavalieri.
Nel 1456 nel "De Multipliciti Ludo", il giurista ferrarese Ugo Trotti qualifica i Trionfi come gioco di puro ingegno, mentre un anonimo incisore ferrarese realizza un mazzo di 50 carte passate alla storia come i Tarocchi del Mantegna.
Nel 1521 Pietro Aretino scrive le "Pasquinate", una raccolta di sonetti in cui i cardinali riuniti in Conclave per l'elezione di Adriano VI, vengono ironicamente designati con il nome di ciascun Trionfo.
Paolo Giovio utilizzerà lo stesso motivo satirico per deridere i prelati che parteciparono al lungo Conclave seguito alla morte di Paolo III trent'anni dopo.
I Tarocchi arrivarono dall' Italia, in Francia,  attraverso la Svizzera, così il Tarocco Marsigliese, che è il più comune, è quasi sicuramente il rifacimento di un arcaico modello di Bologna o di Ferrara.
Dalla seconda metà del XVI secolo i Tarocchi diventano popolari e si diffondono in tutta Europa, grazie appunto alla Francia.
Nel 1660 gli incisori parigini Vieville e Noblet stampano il Tarocco di Marsiglia.
Nel 1781 Antoine Court de Gébelin afferma per primo l'origine egiziana dei Tarocchi Marsigliesi, ma ciò era pura immaginazione dato che si conosceva ancora ben poco dell'Egitto, anche se Gretth Knight riporta che Faulconnier scrive nel suo libro "Le 21 lame ermetiche del Tarocco divinatorio" (1886) di aver trovato le tracce della loro origine proprio su dei monumenti egizi.
Nel 1784 Jean-François Alliette, soprannominato Etteila, pubblica il libro "Manière de se recréer avec on jeu de cartes nommée tarot", nel quale ridisegna le figure dei Tarocchi abbracciando la teoria di Court de Gébelin.
Nel 1856 Eliphas Levi stampa il "Dogme et Rituel de la Haute Magie affermando che queste figure possono essere modificate apportandovi i dogmi esoterici che collegano tutte le dottrine metafisiche sia orientali che occidentali.
Proprio Levi ci apre un intero universo, misterioso, magico ed inquietante dell'interpretazione del Tarocco.
I Tarocchi
Contiene le carte degli arcani maggiori
Voto medio su 13 recensioni: Da non perdere









Fonti: "Guida pratica all'uso dei Tarocchi", Fernanda Nosenzo Spagnolo




giovedì 7 settembre 2017

Gnosticismo



                            GNOSI E GNOSTICISMO

      Gesù Cristo, sia che si tratti di un personaggio reale, sia che si tratti di un mito, ha senza dubbio influenzato la storia dell'umanità.
Sino dal primo secolo dopo Cristo nacquero
numerose Dottrine che si basavano sulle sue parabole, fra le quali nel quarto secolo dopo Cristo, la Chiesa Cattolica.
Ma soprattutto dopo la scoperta dei codici a Nag Hammadi nel 1945, può sorgere un serio dubbio che la dottrina insegnata dalla Chiesa Cattolica corrisponda al reale insegnamento di Cristo.
Si pensa infatti che esistesse una dottrina segreta che Cristo avrebbe comunicato solo ai suoi discepoli ed a poche altri, e queste comunità vengono definite "Gnostiche" e le loro Dottrine partivano tutte dalla diversità fra il Padre Celeste di cui parlava Cristo ed il Dio dell'Antico Testamento.
Le differenze fra le varie Dottrine era soprattutto sul piano metafisico,infatti la Teologia Gnostica si presenta sotto forma di Mito.
Come nelle favole si riferisce ad una realtà che non ha tempo, ed i personaggi sono forze cosmiche ben superiori all'uomo.
La Dottrina viene spiegata così:l'Universo non è reale, è nato da un errore che è la "caduta", la realtà è il Pleroma.
Il Pleroma è formato dall'Uno inconoscibile dal quale discendono una serie di Eoni, che sono entità splendenti e meravigliose, e per gli gnostici uno degli ultimi Eoni è Gesù, l'ultimo è in ordine la Sophia, o Sapienza.
Sophia tenta di risalire per conoscere l'Uno, ciò provoca un cataclisma immane, Sophia precipita in basso e genera Yaldabaoth, il Dio creatore della Terra ed al di sotto di lui i sette Arconti.
Yaldabaoth è Yahve il dio del Vecchio Testamento, iroso e vendicativo, che crea questo Universo del Male, dove resta imprigionata Sophia.
Egli crea poi l'uomo a sua immagine e somiglianza, e opera insieme agli Arconti, potenze malefiche che regnano sulla Terra.
Ma a sua insaputa nell'uomo resta la scintilla di Sophia, Adamo disobbedendo ad Yaldabaoth, viene a conoscenza della verità e cioè che al di sopra di Yaldabaoth c'è l'Uno ed il mondo reale del Pleroma.
Sophia è disperata, e per questo Gesù scende attraverso le sette sfere degli Arconti per venire a liberarla ed insegnare agli uomini la vera Dottrina.
Yaldabaoth, attraverso gli Ebrei, lo fa perire in croce, ma ovviamente muore solo l'uomo Gesù mentre l'Eone sale al Pleroma.
La Terra per gli Gnostici è il Male metafisico, e non riconoscendo la Legge hanno la più ampia libertà di comportamento.
La missione degli Gnostici è ritrovare la Sophia(la Sapienza), e risalire al Pleroma.





Fonte: "Gnosticismo" di Giuseppe Merlino

lunedì 4 settembre 2017

I TAROCCHI


                 INTRODUZIONE
                  
           I 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi corrispondono alle 22 lettere dell'alfabeto ebraico, ai 22 grandi maestri dell'Ordine del Tempio, ai 22 patriarchi della Bibbia.
Sono intessuti principalmente dei pensieri esoterici e spirituali dei grandi iniziati che ci hanno preceduto e che sicuramente in loro hanno trovato motivo di meditazione e d'ispirazione. 
Molti di loro ci hanno tramandato non solo il significato del simbolismo universale e delle diverse analogie ed interpretazioni, ma anche il perché della nostra evoluzione.
L'uomo, attraverso tutte le sue trasformazioni esistenziali per vincere le sue paure, ha cercato di oltrepassare il muro del tempo per entrare, epoca dopo epoca, per mezzo delle profezie, nel mondo enigmatico del mistero.
Egli è passato dall'osservazione del cielo alle predizioni diverse ottenute studiando quanto lo circondava o mediante sacrifici a volte anche cruenti, incantesimi e rituali, oppure interpretando i sogni, sempre cercando di decifrare l'ignoto.
Questa ansia di conoscere spiega il suo interesse per l'occulto, per l'enigma.
Il Tarocco porta in sé l'essenziale  delle antiche iniziazioni.
Approfondendo, attraverso la progressione armonica delle Lame, i loro significati; soffermandoci nell'osservazione;sperimentando con fiducia quanto ci viene indicato, entreremo nel mondo incantato dei sogni ma anche in quello che i nostri dimenticati desideri esaltano, il mondo della Magia, forma primordiale, ancestrale, dell'intelletto umano.
Il Tarocco ci obbliga a pensare, a riflettere a cercare e a trovare.


Fonti: "Guida pratica all'uso dei Tarocchi", Fernando Nosenzo Spagnolo.

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