mercoledì 11 aprile 2018

Gnosticismo ed il diavolo



In un libro di Gerard Zacharias, l'autore afferma che il satanismo ristabilirebbe l'unità degli opposti distrutta dal dualismo cristiano.

Le scienze esoteriche gnostiche hanno il dovere di aiutare l'uomo a conseguire l'illuminazione, rendendosi conto che esse non differiscono molto dal classico satanismo esplicito.

La parola esoterismo deriva dal greco esoter che significa interiore, dentro, infatti si presenta come la tensione spirituale dell'anima verso la conoscenza o gnosi e verso il risveglio della scintilla divina interiore.

Questa conoscenza viene trasmessa attraverso simboli e riti, infatti l'esoterismo conduce l'iniziato alla divinazione  o alla realizzazione di stati superiori dell'essere aldilà di qualsiasi certezza o dogma od appartenenza religiosa.

La Cabala, l'Ermetismo, l'Alchimia, la Teosofia ed oggi la New Age sono tra le scienze esoteriche che insegnano la necessità della discesa al male, quale via al bene e l'unione degli opposti.

L'uomo deve scoprire in sé il divino, la scintilla di luce di cui deve riappropriarsi; la tentazione dello gnosticismo è la tentazione del serpente della genesi, l'uomo diventerà come Dio.

Secondo la Cabala ebraica, il messia venturo riconcilierà con Dio anche il diavolo; infatti in Dio vi sarebbero due principi: quello maschile e quello femminile, ed anche il divino ed il demoniaco, la luce e le tenebre, quindi il cabalista è tenuto ad armonizzare tutti gli opposti.

Lo gnostico ritiene di essere in possesso di una verità superiore, è convinto di essere solo spirito divino, imprigionato nel corpo umano; gli gnostici, fin dai manichei consideravano il serpente come il "rivelatore della verità", ed addirittura come Gesù Cristo.

La morte ed i sacrifici umani per gli gnostici potrebbero assumere un significato positivo, in quanto sono visti come la liberazione propria od altrui dal mondo tenebroso della materia.

Quindi dare la morte  può assumere una sinistra ambivalenza gnostica di odio alla vita fisica e di amore gnostico allo spirito altrui da liberare e da reintegrare nel divino impersonale.

Alcuni autori di quest'area gnostica hanno mostrato un'oggettiva simpatia e legittimazione per il sacrificio umano; infatti per lo gnostico, la salvezza non consiste nel sacrificio di Cristo, bensì nell'illuminazione e nella scoperta di essere divini.

Molti autori massoni, tra cui spiccano Ezio Albrile, che ha affermato che il regno di Lucifero sarebbe una "regione di beatitudine", Giuseppe Papini che afferma che Dio non può considerarsi buono se non riconcilia a sé il diavolo, Arturo Reghini, Adriano Lemmi fondatore della loggia P1, ed ancora scrittori come William Blake, il marchese de Sade, Goethe, Julius Evola, Renee Guenon, Gurdjeff, Albert Pike, il poeta Giosuè Carducci, il mago nero Aleister Crowley, appartenente alla loggia regolare ed in seguito fondatore dell'OTO(ordo templi orientis), hanno fatto varie sviolinate al diavolo.

La fondatrice della teosofia Helena Blavatsky sosteneva che lucifero fosse l'angelo della luce e la stella del mattino e ha affermato che quando un prete bestemmia satana in realtà bestemmia Dio, ed infine come non ricordare l'antesignana Alice Bailey che ha fondato la Lucifer Trust(oggi Lucis Trust) che fa parte del consiglio direttivo ed economico dell'ONU.

Guarigione Esoterica - Trattato dei Sette Raggi - Vol. 4



Molto spesso però usiamo le parole inconsciamente, senza conoscere i reali significati; la parola è un simbolo, che esprime un profondo concetto, che può diventare un vera e propria filosofia ed un messaggio psichico.

Il simbolo, dal greco sun-ballo, significa mettere insieme dei concetti o messaggi; ha sempre più significati, se è un simbolo archetipico, come ad esempio il tao, ha un livello inferiore ed un superiore.

Se prendiamo il significato della parola demone, la parola deriva dal greco daimonion =appartenente agli dei, essere divino che si pone a metà strada fra ciò che è divino e ciò che è umano, con la funzione di mediare fra queste due dimensioni.

Il significato di diavolo, dal greco diàballo=calunniatore  e diffamatorio, fu usato nel terzo secolo A.C. per tradurre nella Septuaginta(la versione dei settanta) che è la versione della Bibbia in lingua greca, che secondo la lettera di Aristea sarebbe stata tradotta direttamente dall'ebraico da settantadue saggi ad Alessandria d'Egitto, il termine ebraico Satan.

Questa versione costituisce tuttora la versione liturgica dell'Antico Testamento per le chiese ortodosse orientali di tradizione greca; non va confusa con le altre cinque o più versioni greche dell'Antico Testamento, la maggior parte delle quali ci sono pervenute solo in frammenti.

Nell'ebraismo il termine biblico Ha-satan significa l'avversario, l'ostacolo, o anche l'accusatore in giudizio, sottolineando così che Dio viene visto come il giudice finale.

Nel libro di Giobbe, Ha-satan è la qualifica, non il nome proprio, di un angelo sottomesso a Dio: egli è il capo-accusatore della corte divina, Ha-satan non è malvagio, ma piuttosto indica a Dio le cattive azioni ed inclinazioni dell'umanità.

Ma veniamo al termine Lucifero, portatore di luce dal latino lucifer,
composto di lux(luce) e ferre(portare), indica la cosiddetta stella del mattino, cioè il pianeta Venere; nella Vulgata, cioè la versione in latino della Bibbia, il termine portatore di luce è utilizzato due volte, una volta nell'Antico Testamento, dove il profeta Isaia applica tale nome al re di Babilonia, la cui caduta è oggetto dell'ironia del profeta stesso, ed una volta nel Nuovo Testamento, dove è inserito da Pietro come termine allegorico e morale.

La Chiesa tenne dunque conto del frequente accostamento, sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento di Babilonia al regno del peccato, dell'idolatria e della perdizione.

Quindi per i greci un demone non aveva una connotazione negativa, esso è divenuto spirito malvagio nella visione giudaico-cristiana; per capire il perché dobbiamo risalire ad alcuni miti cosmogonici.

Infatti in molti di essi Lucifero è una sorta di Prometeo, un mediatore psichico che connette l'umanità con gli dèi e le divinità; la stessa valenza è riscontrabile nel Dio Ermes il messaggero degli dèi, anch'egli ritenuto ladro e truffaldino.

Portare la conoscenza agli uomini, far luce lì dove è oblìo ed ignoranza è peccato, questo ci dice il mito di Prometeo, questo ci dice anche una scultura di Federico Severino, dove viene raffigurato Orfeo schiantato a terra con la sua lira, e questa statua a testa in giù rappresenta anche la caduta di Lucifero.

Lo schianto vertiginoso di chi viene punito per il suo peccato, per essersi sentito più forte dèi, un Dio punisce sempre l'uomo che vuole guardarsi indietro, ed il voltarsi di Orfeo è un cercare un significato profondo, interiore, è uno sguardo indiscreto in tutto ciò che sta nell'abisso, nelle profondità terrestri: uno sguardo nell'inconscio; molto pericoloso porsi delle domande.

Il Daimon, questo genio, non è diabolico per i greci, ma una voce interiore che ci chiama alla nostra realizzazione attraverso la conoscenza, che può essere pericolosa perché prevede un'esplorazione dell'osceno(fuori dalla scena, fuori dal manifesto) e come ci ha insegnato Freud, i contenuti inconsci possono essere spesso e volentieri osceni e pruriginosi.

La sfida della complessità è proprio questa: non accontentarsi di ciò che è manifesto ed ascoltare il nostro demone interno che ci spinge a conoscere veramente.

Ma il diavolo è buono o cattivo?

Proprio la letteratura occultista del diciannovesimo secolo ci parla di Bafometto, Baphomet, un idolo pagano della cui venerazione furono accusati i Cavalieri Templari.




Per molto tempo vi è stata una errata interpretazione che ha accostato questa divinità al demonio; analizzando meglio i simboli ci si può rendere conto della positività che emana.

Porta sul grembo il caduceo, che è simbolo di unificazione positiva e curativa degli opposti e delle antinomie psichiche, tanto da diventare simbolo della medicina.

La mezza luna e le corna sono simboli di fertilità legati alla dea  madre, il braccio in alto e quello in basso, sono i simboli alchemici dell'alto e del basso, "il solve et coagula"; la quadratura del cerchio, gli opposti che s'integrano.

Il volto caprino per spaventare serviva alla Chiesa d'allora per denunciare come eretici i Templari, ma tante mistificazioni ci hanno allontanato dalla verità; "noli altum sapere" in greco voleva dire "non ti insuperbire della conoscenza", ovvero rimani umile, la Chiesa ce lo ha tramandato come "non voler conoscere".

Eresia in greco vuol dire "libera scelta", ben diverso dal significato attribuitole oggi; il vero peccato, il vero demonio è restare ignoranti, ce lo insegnano i miti sempre attuali.

Il pericolo reale è dare false informazioni, senza andare in profondità, alle volte cercare la verità può portare a schiantarsi al suolo come Orfeo.

Per cercare la verità, bisognerebbe mettere in dubbio anche il fatto che la bellezza potrebbe trovarsi in basso invece che in alto, proprio come diceva Hermes Trismegistus!




Fonti: http://etimologiaecuriosit.blogspot.it/2013/09/diavolo-demone-satan-lucifero.html
http://www.visionealchemica.com/etimologia-della-psiche-il-demonio-e-buono-o-cattivo/

Il Male che Cura
Dalla paura alla trasformazione, immagini dell'inconscio nel rito del serpente a cocullo





















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