giovedì 26 aprile 2018

La paura





  [...]D'ora in poi, quando vi trovate di fronte a un pericolo di qualsiasi genere, prima di fare qualunque cosa, rimanete immobili in istante. Non muovetevi, non parlate, ma stringete il pugno destro respirando profondamente, collegatevi a Dio e riuscirete così a controllare le vostre cellule. Poi fate quello che dovete fare per mettervi in salvo ma, prima di tutto, non muovetevi. Se fate un movimento, è come se faceste saltare una diga: le acque senza argini invaderebbero tutto il territorio e non potreste più far nulla per correggere la situazione. Così si sono viste persone gettarsi  da una finestra o buttarsi nel fuoco.
Davanti al pericolo, rimanete immobili e collegatevi con la Provvidenza; sentirete così nascere in voi la pace, che è la prima condizione affinché le forze benefiche si risveglino; le sentirete e ne constaterete la potenza, poiché esse sono sempre presenti in voi, ma bisogna che diate loro le condizioni adatte a manifestarsi.
Questa è una legge valida sia per il mondo interiore che per quello esteriore. Quando vi sentite minacciati interiormente, non mettetevi a "correre", altrimenti anche in questo caso il nemico si metterà ad inseguirvi e, più correrete, più sarete molestati e alla fine morsi.[...]
L'umanità è alla mercé delle sue paure, senza sapere che queste sono il risultato di una mancanza di conoscenza, di una mancanza di luce. Lo dimostra il fatto che, quando si entra in un luogo oscuro, ci si sente tranquilli solo nel momento in cui si riesce ad accendere una luce. Quante conclusioni importanti per la vita spirituale si possono trarre da questo fenomeno! L'oscurità simboleggia l'ignoranza, e siccome percepiamo i pericoli che l'ignoranza ci fa correre, abbiamo paura.
[...]Come vi ho già detto , l'amore è l'arma migliore contro la paura, e vi ho dato pure degli esempi. Ma in verità, solo l'amore per il Creatore, per Colui che tutto dirige, che tutto distribuisce, cioè l'amore più ricco, più bello e più potente potrà darvi veramente la sensazione di essere al sicuro.[...]Una persona ha del denaro: osservate come cammina, come dà ordini, come cerca di imporsi...Ora toglietele quel denaro e poi andate a vederla: si sente sprofondare, perfino si suicida, perché non si sente più protetta da niente.
La sua potenza era dunque il denaro; la persona di per sé non era né forte, né potente.[...]
Guardate per esempio come la paura della solitudine, della povertà, del disonore, della malattia, della morte possa rendere gli uomini vili, disonesti, egoisti e crudeli! Quanti crimini sono stati commessi da persone che avevano paura di perdere una cosa alla quale si erano attaccati! Anticamente, colui che voleva superare l'Iniziazione, doveva affrontare delle prove in cui doveva dimostrare di aver vinto la paura. Noi pure dobbiamo vincere la paura, sapendo che dietro alle prove che ci attendono, ai pericoli che ci minacciano, vi è celato Dio. Sì, è Dio che si nasconde dietro le nostre prove per istruirci.
Ecco perché, per sbarazzarci della paura, bisogna imparare a dimenticare totalmente se stessi e a rifugiarsi nella consapevolezza del nostro legame con Dio.[...]
Dunque d'ora in poi, quando vi troverete davanti a delle difficoltà, invece di avere paura e di fuggire, cercate di affrontarle, altrimenti i nemici non se ne andranno mai.
Per vincere i nemici del piano astrale e mentale bisogna essere audaci, ossia avere l'amore e la luce, poiché la luce(il sapere) e il calore(l'amore) generano la forza che vi permetterà di trionfare.

Tratto dal libro "Il lavoro alchemico ovvero la ricerca della perfezione" di Omraam Mikhael Aivanhov


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