venerdì 6 aprile 2018

Comportamenti: gelosia e rabbia




Quando si avverte la sensazione di non essere amati da un membro della propria famiglia oppure da un amico, si possono provare forti emozioni, essendo questo amore importante per noi, e quindi si può arrivare a sentire gelosia ed a volte rabbia ed impotenza.      

 Esistono due tipi di rabbia: espressa ed inespressa.
Quando l'essere umano grida, colpisce altre persone o scaglia oggetti verso gli altri oppure verso se stesso, la rabbia è visibile e quindi espressa; può essere anche palesata attraverso pianti, e nei bambini più piccoli da capricci improvvisi, essendo impossibile ignorare questi comportamenti è di solito più facile da gestire ed affrontare.

Quando invece il bambino o l'adulto si tiene tutto dentro di sè, e cioè quando ha dei comportamenti tipo, rubare, mentire, compiere atti di bullismo, episodi di enuresi(urinare a letto oppure nelle mutande), altri comportamenti relativi alle deiezioni, problemi con il cibo o deliberata disobbedienza, allora si parla di rabbia inespressa

Nella fase preadolescenziale e adolescenziale, i ragazzi potrebbero manifestare la propria rabbia nascosta con comportamenti autolesionistici o antisociali, fino ad arrivare al fumo, il consumo d'alcool e droghe alle spalle dei propri genitori.

Tutto ciò complica ulteriormente l'individuazione dei comportamenti abilmente mascherati, che possono sfociare con il tempo in schemi comportamentali da cui i ragazzi possono uscire solo grazie ad un intervento di un esperto.


Quando non riescono ad ottenere l'amore necessario dai propri genitori, i bambini si arrabbiano, e ricercano continuamente l'attenzione che serve loro per stare in equilibrio e quindi bene con sé stessi. 
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Le situazioni di cambiamento, come la nascita di un fratellino, il cambio di casa o scuola, la separazione o il divorzio dei genitori, possono portare il bambino a ricercare più attenzione ed amore.



Alle volte i momenti di stress e cambiamento nella famiglia, assorbono completamente le forze e diventa difficile dedicare il tempo necessario ai figli, che a seconda dell'età hanno diverse esigenze, sia fisiche che a livello emotivo.

I ragazzi difficilmente chiedono amore e supporto, però lanciano segnali inequivocabili, che nella disperazione e spesso inconsciamente attirano la nostra attenzione, anche se negativamente, esprimendo i loro bisogni sotto forma di rabbia.

Gli adolescenti in particolare, ma anche i bambini esprimono rabbia e gelosia quando non possono controllare una situazione che li riguarda; non avendo la possibilità di rivolgere la rabbia alle persone direttamente coinvolte, la riversano sui genitori da cui sanno di essere amati. In questo caso conviene interrompere la reazione automatica, fermarsi a riflettere e dissociarsi; in questo modo possiamo riuscire a comprendere le vere cause della rabbia dei ragazzi.

Anche se non si riuscirà a risolvere la situazione scatenante, si potrà aiutarli a riprendere fiducia in sé stessi, in maniera che possano poi trovare da soli le risorse di cui hanno bisogno per risolverla autonomamente.

Questo è possibile grazie a svariate tecniche di PNL da usare con gli adolescenti arrabbiati per aiutarli a comprendere cosa accade nella loro mente e trovare poi autonomamente delle soluzioni, allo scopo di evitare che i comportamenti negativi diventino uno schema ripetitivo.

Un'ottima tecnica può essere un gioco di ruolo, dove il bambino o adolescente, si immedesima nel personaggio preferito per un giorno, e gli si chiede come vive e sente le situazioni.

A questo punto gli si ricorda un momento di rabbia o gelosia avuto recentemente, e gli si pongono queste domande:
  • Cosa è successo prima di arrabbiarti?Cosa stavi facendo, a cosa stavi pensando, come ti sentivi e cosa ti è stato detto?
  • Nel momento in cui ti sei arrabbiato, come ti sei sentito, cosa ti è stato detto e come hai reagito?
  • Cosa hai sentito mentre reagivi?
  • Cosa hai provato dopo?
  • Se tu fossi stato il tuo personaggio preferito cosa avresti fatto prima di arrabbiarti?
  • Tenendo bene in mente l'accaduto, come ti comporteresti la prossima volta?

Questo esercizio è utile quando l'adolescente o bambino mostra rabbia inespressa, ma serve anche incoraggiarlo e premiarlo quando esterna ciò che prova, ed insegnargli ad esprimere la rabbia in maniera controllata, come esempio.

Si può provare a fare l'esempio di associare il nostro momento di rabbia ad un'emozione positiva, dicendo proprio così:"Mi provoca rabbia quando(si dice cosa vi provoca la rabbia) ed in quella situazione ho un ottimo modo per smettere di arrabbiarmi; associo un'emozione o situazione positiva(si deve dire di cosa si tratta). Ti faccio vedere come fare".

La rabbia e la gelosia sono sicuramente più problematiche delle rivalità tra fratelli, perché chi le prova, sia esso bambino o adulto, sente di non avere controllo delle proprie emozioni e delle situazioni.

Esercizi come le posizioni percettive e l'associazione aiutano a calmare l'ansia, e fungono da sistema di riferimento interno che restituisce una certa misura di controllo.

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Fonte: www.nlpitaly.it/gelosia-e-rabbia/, articolo di Judy Bartkowiak

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